Modus Dj ft Mar Ionio: un video dj set che mostra la bellezza del suo Salento

Modus Dj, artista pugliese noto da tempo la sua house piena di melodia, il 17 marzo pubblica alle 13 sul suo canale YouTube un coinvolgente video che ha girato sulla bellissima spiaggia di Monaco Mirante,  una piccola oasi di natura e relax situata tra Campomarino e San Pietro in Bevagna (Taranto). E’ una zona davvero unica, una delle più affascinanti del Mar Jonio.
Il link per godersi tutto il dj set intitolato semplicemente “Modus Dj ft Mar Ionio” è questo:https://www.youtube.com/watch?v=hp9iGm1xi-0
Residente da tempo a Milano, Modus Dj (qui ritratto in una foto di Salvatore Caraglia) è originario di Manduria, che dista pochi minuti di auto da questo luogo splendido e ancora non così conosciuto. Un dj set progressive house come quello di Modus potrebbe essere anche un modo per far venire voglia di visitarlo, oltre che sognare ad occhi e orecchie aperte, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo. 
Ecco perché un artista pugliese come Modus, tra l’altro in notevole ascesa nella scena house internazionale, l’ha scelto. I dischi di Modus Dj infatti li pubblica una label di livello assoluto come la svizzera Purple Music e i suoi dj set nei più esclusivi spazi milanesi si susseguono da tempo. 
“Da quando mi sono trasferito a Milano in pianta stabile, è diventata ormai una tradizione tornare a trovare i miei genitori nel mese di febbraio”, racconta Modus Dj riguardo a questo nuovo dj set. “Quest’anno, nonostante la pandemia, ho voluto realizzare il video di un dj set di fronte al mio mare, al tramonto. Tutto è stato perfetto, dalla luce al passaggio di stormi di uccelli. L’idea ci è venuta durante festività natalizie, a me e al mio staff ultra decennale formato da cameraman, videomaker e grafici”.
Nell’estate 2020 proprio su Purple Music è uscita la sua “Come On and Go With Me”. Interpretata dalla voce magica di Andrea Love, è stata remixata anche da Jamie Lewis, il boss di Purple Music. “Sono fiero e orgoglioso di questa canzone, che nasce da un lungo lavoro con musicisti di livello assoluto come Frank Speciale”.
Affascinato dalla musica fin da bambino, Modus Dj ha iniziato ad avvicinarsi prima a una tastiera, con cui riproduceva le melodie delle canzoni. Poi, a soli 9 anni, ha iniziato ad essere affascinato dai vinili e dai cd per diventare dj. Sono arrivati così i primi party e le prime esperienze nelle radio locali pugliesi. Dopo sono arrivate diverse esperienze in giro per l’Italia e pure all’estero, ad esempio alla Winter Music Conference di Miami.
Come dj, in tempi normali, Modus Dj è protagonista in molti degli ‘hot spot’ milanesi (Principe di Savoia, Diana Majestic, Duomo 21, etc), con la sua house, sempre melodica e contaminata dal funky. Soprattutto durante i party esclusivi legati alla diverse Fashion Week, quando milano si riempie di professionisti e vip di tutto il mondo, il sound caldo di Modus fa la differenza. Infatti da sempre predilige tracce in cui gli strumenti sono suonati da veri musicisti. 
Non appena la pandemia sarà un ricordo, tutto questo tornerà e nel frattempo Modus Dj si prepara producendo nuove canzoni. 


Komatsu San canta “Via da qua”

Komatsu San canta “Via da qua”
Il 5 marzo esce  “Via da qua”, il nuovo singolo dell’artista bergamasco Komatsu San. Questa volta Komatsu San utilizza sonorità dolci, un arpeggio di chitarra o di synth… ma anche in “Via da qua” l’energia non manca. 
Il brano è disponibile su Spotify a questo link: https://open.spotify.com/album/7yZ4Uu7T0S8FxAePIIdaTe?si=jyptwgBDTzCjMZobDpUxQw
Come è nata questa canzone?
A novembre 2020, nel periodo che ha preceduto il secondo lockdown ed era appena uscita “Violent City”. Dopo un pezzo come quello sentivo il bisogno di creare qualcosa di più “umano” e meno club-oriented, di esprimere un po’ di emotività e di sperimentare con dei ritmi e delle sonorità più classiche. In un paio di giorni di full immersion in studio ho prodotto e registrato “Via da qua”… e ora è online!
Hai come sempre scritto, arrangiato e prodotto tutto da solo?
Circa… Il sample del giro di chitarra lo devo ad Alex Britti. Non ho l’aria di uno che ascolta Alex Britti? Non mi conoscete davvero. Scherzi e chitarra a parte si, ho interamente scritto, arrangiato e prodotto “Via da qua”.
Il testo parla d’amore, ma non è  er fortuna, la solita canzone d’amore all’italiana. A un certo punto nel testo, dici “regretti” e dici “Only Fans”… Ci spieghi cosa intendi?
Regretti è frutto dell’italianizzazione del termine inglese “regrets”, rimpianti. È una sorta di neologismo nato online qualche anno fa e spesso mi capita di usarlo nella quotidianità (come tutti i neologismi nati online dopotutto). Onlyfans invece è un sito che offre un servizio legato alla vendita di media ad abbonamento (fra privati). I contenuti maggiormente venduti sono a sfondo pornografico, da qui la frase della canzone.
Hai altri progetti musicali già in cantiere?
Una cosa che non mi manca mai è la creatività e la voglia di sperimentare. Oltre ai miei canonici singoli che ormai rilascio regolarmente sto iniziando a lavorare a un progetto più corposo e coeso oltre che a collaborazioni e remix per altri artisti. Non vedo l’ora di rilasciare tanta nuova musica!
Che musica stai ascoltando di più in questo periodo? 
Al momento sto riascoltando tutti gli album che hanno segnato la storia recente della trap e del southern rap, dall’inquietante chopped and screwed di DJ Screw alle moderne produzioni ultra-catchy di Playboi Carti e Pierre Bourne.
I social li usi più per divertirti o esprimerti artisticamente, oppure per portare avanti la tua battaglia una più serena visione dell’identità di genere? 
Un misto fra le due cose. Mi piace interagire con le persone che mi seguono e renderle partecipi di cosa sto facendo a livello musicale o anche solo postando qualche Tik Tok per divertimento. Cerco però di sfruttare la piccola visibilità che ho anche per sensibilizzare su alcuni argomenti, tipo l’identità di genere per l’appunto.
Agli artisti di successo “si perdona tutto” (il caso David Bowie insegna), ma com’è la situazione? I tuoi coetanei e i più giovani sembrano molto più aperti, ma la situazione come la vedi?
I miei coetanei sono in genere più aperti, ma la mia generazione si porta ancora dietro alcuni demoni del passato che spero verranno eradicati col tempo e la lotta. Diciamo che in generale c’è molta più coscienza rispetto anche solo alla media dei nati nella prima metà dei 90s, ma ciò non significa che tutti i Gen Z siano liberi da pregiudizi.

Meri: il nuovo singolo è “Stop Talking”, prodotto da Luca Guerrieri

Meri – Stop Talking su Spotify bit.ly/Meri-StopTalking

E’ uscito su tutte le piattaforme musicali il 19 febbraio 2021 “Stop Talking”, il nuovo singolo di Meri, cantautrice italo inglese 27enne che vive tra Bristol, dove frequenta il BIMM (The British and Irish Modern Music), tra i più importanti college musicali al mondo e la Maremma. Insieme ad altri brani che Meri e Guerrieri stanno via via ultimando in questo periodo, “Stop Talking” e “Fighting with this Earth” faranno parte del primo album di Meri, che uscirà tra qualche mese. Sarà un viaggio molto personale, come il mondo musicale di Meri, sospeso tra soul, folk, pop, indie… e non solo. 

https://youtu.be/GZNgioFZgyI
Meri – Stop Talking


Come il precedente singolo “Fighting with this Earth”, anche “Stop Talking”, una ballad decisamente intensa, è stata registrata e prodotta al Double Vision Studio di Follonica da Luca Guerrieri ed esce sulla sua label DVS Records Deluxe. Al violino c’è Alessandro Golini, mentre piano e basso li ha suonati il musicista portoghese Vitor Carvalho. Mix e mastering invece sono a cura di Alex Marton / First Line Studio.


“‘Stop Talking’ è un brano che canto prima di tutto a me stessa, allo specchio”, spiega Meri, qui ritratta in una foto di Filipa Galhordas Batista. “Non solo in amore, ma nelle relazioni con gli amici o con persone a cui vogliamo bene, a volte si parla troppo. La rabbia e l’egocentrismo a volte ci accecano e capita di dire cose che forse non si pensano davvero. In quei momenti, prima di allontanarsi dagli altri, invece di parlare, è meglio iniziare a camminare”.

Meri - foto di Filipa Galhordas Batista
Meri – foto di Filipa Galhordas Batista


In studio Meri, una cantautrice che da sempre scrive i suoi brani alla chitarra e Luca Guerrieri, noto in tutto il mondo per le sue produzioni di musica elettronica, stanno trovando una sintonia davvero particolare. “A volte ci anticipiamo a vicenda. Altre volte ci capiamo senza neppure parlare” spiega Meri. “Nonostante abbia suonato dal vivo per diversi anni e abbia già registrato diversi brani, non ho sempre le idee chiare su come debbano suonare le mie canzoni. Farle crescere pian piano in studio con Luca mi sta facendo uscire della mia ‘comfort zone'”.


La collaborazione tra Meri e Luca Guerrieri si sta anche concretizzando in canzoni in cui spicca la voce di Meri che saranno incluse nell’album di Luca, “Timeless”, anch’esso in uscita tra qualche mese. “In questo caso per me è proprio un salto nel buio, ma i risultati sono davvero interessanti”, conclude Meri. “Il nostro obiettivo comune non è quello del ‘successo a tutti i costi’, ma semplicemente quello di creare musica che ci piaccia e che possa, chissà, possa emozionare qualcun altro nel mondo”. 


La voce di Meri, calda e senza tempo, canta di problemi, passioni e vita vissuta, come succede sempre o quasi nei classici soul anni ’60 che ascoltava da bambina. Cittadina del mondo, Meri da bambina viveva in Inghilterra, mentre l’adoscelenza l’ha passata in Italia. A soli 19 anni però eccola a Lisbona, in Portogallo, dove era arrivata per una vacanza diventata poi sei anni di vita e di musica. “Suonavo tre sere a settimana, nei locali e spesso pure ai matrimoni dei tanti britannici che frequentano da sempre il Portogallo”, racconta Meri. E così, cantando e suonando le hit di Black Eyed Peas, Oasis o i classici di Steve Wonder ed Etta James, la voglia di provare davvero a fare sul serio con la musica è diventata sempre più forte.  


MEDIA INFO (social etc) PHOTO HI RES MERIhttp://lorenzotiezzi.it/meri/
www.instagram.com/meri_official__/https://www.facebook.com/merisongs

Ben Dj – “Nell’Aria”


Ben Dj, professionista del mixer attivo in tutto il mondo, torna con nuovo singolo, “Nell’Aria”. E’ una cover del bellissimo brano interpretato da Marcella Bella  nel 1983. Si tratta di una versione decisamente pop dance, che non far perdere la magia del brano originale e regala a una canzone unica un sound adatto ad ogni tipo di playlist, radio e dancefloor. Non è un momento facile, per chiunque, in giro per il mondo… ma con il ritmo e la melodia di “Nell’Aria”, rasserenarsi per qualche istante è almeno un po’ più facile. 


Ben Dj  – “Nell’Aria” (Claw Records) dal 5 febbraio 2021 su Spotify a questo link: bit.ly/BenDj-NellAria  e su Apple Music a questo link: bit.ly/bendjnellaria – 


I suoi dj set portano da sempre Ben Dj in giro per il mondo da Miami ad Ibiza, dall’Europa all’Asia, passando dall’Arabia Saudita e, ovviamente, per le console dei top club italiani. E’ spesso il protagonista musicale di feste esclusive, ad esempio dei party legati al mitico The Cal, il Calendario Pirelli. E’ accaduto negli scorsi anni a New York, Milano (…), mentre nel 2020, quando si è presentato The Cal 2021, Ben Dj era in console a Verona. A Milano, la città in cui vive da tempo, molti degli hot spot della città si affidano alla sua musica, mentre nella primavera 2020 era spesso in tv, su Canale 5, nel cast di “All Together Now”. 


Ben Dj su Instagramhttps://www.instagram.com/btsound/
Ben Dj media info, photo hi res http://lorenzotiezzi.it/ben-dj/

Luca Guerrieri – Timeless

YOUTUBE SPOTIFY

Timeless“, il nuovo singolo del producer toscano Luca Guerrieri esce su DVS Records il 29 gennaio 2021. La pandemia, per Guerrieri, non è uno stop ma un periodo pieno di musica. “Timeless” infatti arriva pochi mesi dopo due album intensi, come “Homemade” e “Nightmares”, usciti rispettivamente ad aprile e a novembre 2020. Conosciuto in tutto il mondo per brani come “Harmony”, “Tears” e tanti altri che in tempi normali fanno ballare il mondo nei set di tanti top dj, Luca Guerrieri non si ferma.

“Timeless” è decisamente ipnotica ed è il primo capitolo di un progetto musicale che, tra remix, e nuovi brani, arriverà a compimento a maggio 2021. Nel brano si alternano stop e ripartenze, in un’andamento ritmico e armonico sinuoso, che fa viaggiare corpo e pensieri.

Quel che è certo è che “Timeless” è un avverimento. Utilizzando il linguaggio universale della musica elettronica strumentale, questo brano ci ripete ciò che in fondo sappiamo già bene: non c’è più tempo. Lo fa anche il video, che mostra alla perfezione cos’è il pianeta quando la presenza umana crea problemi e quando invece c’è equilibrio.

“La pandemia di Covid-19 non può aver messo in ombra lo sfruttamento sempre più massiccio del pianeta”, spiega Luca Guerrieri.  “Il 2021 deve essere l’anno della svolta, visto che il riscaldamento globale e l’inquinamento non fanno sconto. Potremmo tornare a vivere in paradiso, ovvero sul nostro pianeta, ma solo se smetteremo di inquinarlo e se utilizzeremo ogni risorsa per riuscire nell’impresa”, spiega Luca Guerrieri.

“Vivo a Follonica, nel bel mezzo di un golfo bellissimo purtroppo in parte rovinato da industrie che danno lavoro, ma non aiutano certo la salute. Va trovato un equilibrio e va trovato subito, senza fanatismi”, conclude Luca Guerrieri, che oltre a tanti altri progetti (tra cui la produzione di una cantautrice italo inglese, Meri ed il Meet Music, community musicale e convention gratuita in costante crescita), sta lavorando a Naturale. Si tratta di una nuova modalità di valorizzazione delle tante realtà naturali e culturali poco conosciute della nostra Italia tramite musica elettronica originale.

media info / photo hi res Luca Guerrieri

Komatsu San – La bulla di Bollate


“E’ bionda, è turbo, estate…” a volte tutti vorremmo sentirci così, come una bulla di Bollate, che sembra parecchio pericolosa e sempre al centro dell’attenzione. Soprattutto in pieno inverno, nella nebbia della Pianura Padana e nel bel mezzo di una pandemia, sognare qualcosa di diverso e peccaminoso dal solito e triste lockdown a cui ci siamo un po’ tutti abituati, sembra addirittura salutare. A farlo, e a muoversi pure a tempo, ci aiuta decisamente Komatsu San con il suo nuovo singolo “La Bulla di Bollate”. Il brano esce il 6 gennaio 2021.


Questa volta, dopo tanti singoli in inglese, punti sull’italiano e su un testo graffiante che mette insieme provocazione e ironia… chi è questa scatenata bulla di bollate? C’entra il carcere di Bollate?
La Bulla di Bollate è un pezzo che ho scritto basandomi su un fatto di cronaca realmente accaduto diversi anni fa riguardante una rissa fra due ragazze delle superiori. All’epoca successe un disastro a livello mediatico, e l’opinione pubblica si scagliò contro la cosiddetta bulla che in seguito si scoprì non esserlo in quanto fu una rissa bilaterale. Lungi da me celebrare le risse, il pezzo è invece atto a distruggere ogni falso perbenismo che permea casi del genere.


Che differenza c’è dal punto di vista musicale rispetto ai tuoi più recenti singoli?
Anzitutto è in italiano, poi è sicuramente più pop e più house delle mie produzioni solite che per quanto spazino a livello di genere hanno sempre qualche rimando trance.


C’è nella canzone un riferimento preciso alla periferia milanese, che spesso è proprio complicata, oppure è solo ironia e un gran bel modo per fare rima con -ate?
Direi la seconda!


Il ritmo di questo brano sembra perfetto per un club italiano o internazionale, meglio se in un after party colorato. Ma come sempre nei tuoi brani prendi gli elementi di un genere vicino al pop e li rimescoli in modo originale…
Che è un po’ il mio marchio di fabbrica! Non mi piace creare della musica “da playlist”, pezzi che puoi mettere in mezzo ad altri senza che nessuno se ne accorga. La domanda che mi pongo sempre è: perchè qualcuno dovrebbe voler ascoltare questo pezzo e non uno dello stesso genere ma di qualcun altro?


Il pezzo spinge forte anche dal punto di vista della potenza sonora… come lo hai prodotto? 
L’ho prodotto in un pomeriggio poco prima della seconda quarantena in preda a un attacco creativo. Avevo già in mente il pezzo da settimane. Mi è bastato mettermi al pc per poche ore per condensare tutta l’ispirazione.

 
Come stai vivendo questo lungo, infinito periodo di restrizioni? 
Cerco sempre di fare del mio meglio per non stare male emotivamente e di tenermi occupato in qualche modo, perlopiù leggendo libri e aggiornandomi costantemente a livello musicale.


C’è una luce alla fine di questo infinito tunnel che per chi fa musica o è ancora più buio?
Sicuramente c’è, ma non è vicina. Mi distrugge non poter più fare dj set e musica dal vivo ma mi sono messo l’anima in pace sul fatto che prima della prossima estate probabilmente nulla sarà fattibile sotto quel punto di vista. Aspetto comunque con molta ansia quel momento!

Komatsu San – La bulla di Bollate su Spotify

Icio Franzoni (Royal Management): “fiere ed eventi in presenza torneranno, la socialità conta”

“Credo in un ritorno in grande stile di eventi e fiere di ogni tipo. Stiamo capendo, in questo periodo così complicato, quanto contino il contatto umano e la socialità da vivere di persona. I social non sono tutto”.
Icio Franzoni di Royal Management, agenzia che oltre a fornire modelle e modelle a molti dei più importanti locali italiani ed internazionali fornisce da tempo hostess a fiere ed eventi di settore, ha le idee chiare su come riprenderà un settore oggi totalmente fermo a causa della pandemia in tutto il mondo o quasi. 
“La mia non è una fede vaga nel futuro. Nasce dall’esperienza e da tanti anni di lavoro”, continua Icio Franzoni.  “Le aziende avranno bisogno di veri palcoscenici per lanciare nuovi prodotti. Credo anche in un ritorno della fisicità in senso lato, perché legata da sempre alla socialità. Forse torneranno pure i flyer cartacei, con sponsor locali e non, quei flyer che i PR delle discoteche lasceranno di nuovo nei bar e nei negozi”.
In eventi di questo tipo, diurni, serali e notturni, non conteranno soltanto gli effetti speciali e i grandi numeri. “Negli stand il ruolo delle hostess tornerà ad essere fondamentale, così come quello di chi rappresenta le aziende con pubblico o gli addetti ai lavori. La socialità virtuale dei social ha dimostrato limiti evidenti, che quando si potrà verranno superati con eventi in presenza curati in ogni dettaglio”.
Nella foto una delle hostess di Royal Management
https://www.facebook.com/RoyalManagementHostess

Luca Guerrieri: remix per “Waves”, stampa in vinile “Nightmares”, al lavoro su “Timeless”


Anche se come ogni dj Luca Guerrieri non può far ballare le persone, ovvero esprimersi al 100%, il dj producer toscano sta vivendo un periodo davvero produttivo dal punto di vista musicale. Ad esempio, anche se “Nightmares” è uscito da poco, sta già lavorando ad un nuovo album: “Timeless“.


Esce poi oggi il suo remix per  “Waves” di Ross Roys, sulla sua DVS Records. Sono diventato donatore di sangue, un’esperienza bellissima che consiglio a tutti”, racconta Luca Guerrieri. “Così, dopo una donazione, senza pensarci troppo ho scritto che avrei realizzato un remix a chiunque avesse iniziato a donare sangue”. Ross Roys ha risposto affermativamente, anche se alla fine la donazione non l’ha fatta proprio lei lei. “Ci ho provato, ma sono troppo piccolina e non sono stata accettata…. mio marito invece si, per cui ho avuto questo bellissimo regalo, un remix di Luca”.


Tra l’altro per “Nightmares” c’è un’altra bella novità. Il disco è disponibile anche su Bandcamp e verrà stampato anche su vinile in edizione limitata. 

“Nightmares” è un disco interamente strumentale. E’ un viaggio musicale elettronico decisamente personale attraverso il difficile periodo che stiamo vivendo. Tra pandemia e impossibilità di vivere insieme l’energia della musica, gli artisti come Guerrieri non possono smettere di creare dando vita a sonorità che non possono essere serene. Perché la musica, ogni tipo di musica, è sempre meglio del silenzio. “Nightmares” arriva pochi mesi dopo “Home Made”, disco interamente prodotto ‘in quarantena’ uscito a metà maggio 2020. 


La musica di Luca Guerrieri su Spotify con la playlist Music Choice
https://open.spotify.com/playlist/1LBrotdqv6GJ8cUAoqF8hn?si=7i82deBoQn-ZN-w63__nFg


Ross Roys – Waves – Luca Guerrieri remix (DVS Records) 
https://open.spotify.com/album/0eHVhXjdAPrnE9u7Xzk6Md?si=BRzOmPalTv6PU4opwH7PNw


Cocktail Fluo che danno allegria? Con Sweet & Sour Glow by Michele Piagno, un brevetto mondiale distribuito da Mixò Italia

Michele Piagno è ormai un barman affermato.  Esperto di mixologia molecolare, spesso collabora con chef stellati per progetti comuni. Ad esempio, si è occupato di “food pairing” con Norbert Niederkofler, chef stellato Michelin che lavora soprattutto in Val Badia, creando un drink dedicato per ogni pietanza di un menu a tema. 
Ma oltre che un professionista raffinato, Michele Piagno è rimasto ancora un po’ bambino. Ancor prima di frequentare l’Istituto Alberghiero dove si è formato, aveva già la passione per la chimica e tanta voglia di sperimentare creando preparazioni veloci, facili da proporre, magari in discoteca o durante un festival.
“Barista, barman, bartender… in fondo sono tutti sinonimi. Chi sta dietro a un bancone deve soprattutto saper ascoltare e regalare un po’ di serenità a chi viene a rilassarsi in un locale”, spiega Michele Piagno con un sorriso riassumendo la sua filosofia.


Per questo nell’ormai lontano 2011 ha ideato Glow Sweet & Sour Mix, un liofilizzato divenuto brevetto mondiale per cocktail fluorescenti distribuito dall’italiana Mixò Italy
In pratica, oltre dieci anni fa, Michele Piagno ha inventato e poi brevettato un modo veloce e dinamico per creare cocktail fluo.
“Glow S&S created by Michele Piagno”, tecnicamente parlando, è un cocktail sweet & sour fotosensibile. Sweet & sour è una miscela a base di limone e zucchero che i bartender utilizzano per preparare i cocktail… è soprattutto, in questo caso, è un elemento che può regalare qualcosa in più a una festa, a un momento conviviale da vivere con gli amici. Un cocktail fluo non è solo buono da bere, è anche davvero divertente.


Nel tempo, “Glow S&S created by Michele Piagno” ha avuto notevole successo. E oggi, proprio oggi, i cocktail fluo potrebbero essere un gran bell’antidoto al grigiore dell’inverno e all’atmosfera non certo idilliaca del periodo che stiamo vivendo.


“Glow S&S è un semilavorato di alta qualità molto facile da usare”, racconta Michele Piagno. “Viene venduto in pratiche buste monodose che il barman dietro il bancone semplicemente diluisce in un litro d’acqua. Di giorno o con luci standard, il cocktail sembra ‘normale’, ma se si accendono i neon a raggi ultravioletti tipici dei locali diventa fluo, con un effetto sorprendente… che dà alla festa qualcosa in più”. 

Esclusiva internazionale di “Glow S&S by Michele piagno” è come dicevamo Mixò Italia, che sul suo sito, a questo link – http://www.mixoitaly.com/sours-juice.html#.X75CrS1aZpQ – propone anche due degli infiniti drink che è possibile creare con questo sour: Fluo Party e Glow.

Gli speaker hi-pro Pequod Acoustics distribuiti in Europa, Asia, Medio Oriente

Nell’aprile 2019, Pequod Acoustics, azienda italiana che produce casse acustiche hi-pro, un mix vincente tra high-end (le apparecchiature dedicate agli appassionati di hi fi) e pro audio (ciò che ci diffonde musica nei locali e ai concerti) si è presentata al mondo a Prolight + Sound Frankfurt, una manifestazione di riferimento a livello mondiale. L’ha fatto facendosi notare dagli addetti ai lavori con un enorme Shockwave con trombe dal diametro di 112 centimetri rosso fiammante, così diverso dalle scatole nere (black box) dei soliti impianti audio. Lo stand Pequod Acoustics è stato senz’altro uno dei più frequentati dell’intera fiera.


Pochi mesi dopo però la pandemia di Covid-19 si è manifestata in tutto il mondo, creando notevoli problemi ad ogni settore, non certo solo ad una realtà giovane, creata solo nel 2016 da Andrea e Simone Ugolini, ingegneri fiorentini. Oggi, a metà novembre 2020, nonostante un periodo davvero molto complicato, Pequod Acoustics è distribuita in decine di paesi nel mondo. In buona parte d’Europa (Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Russia), in Asia (Singapore, Cina, Laos, Myanmar, Hong Kong, Vietnam, Corea del Sud, Malesia), negli USA, a Dubai e in Medio Oriente. Le installazioni in locali di riferimento, in Asia e non solo, sono già molte e le prospettive di crescita notevoli.


Pequod Acoustics ha una struttura produttiva snella, capace di adattarsi alle difficoltà di oggi. Da circa un anno e mezzo poi il ruolo di chief sales officer è ricoperto da Leonardo Dani, un professionista del settore di grande esperienza.


Ma il successo assoluto di Pequod Acoustics è quello di prodotti che nascono da una filosofia che punta solo all’eccellenza: nessun compromesso, massima qualità in ogni componente e casse che si fanno subito notare per i loro colori forti (rosso, bianco, etc) e soprattutto per le loro forme generose e arrotondate. 


Non è una scelta estetica, è l’unica possibile per far si che il suono si diffonda al meglio. “In altre parole è il suono stesso a disegnare la forma delle nostre casse, una caratteristica unica al mondo” spiegano Andrea e Simone Ugolini, i creatori di Pequod Acoustics. “Molte aziende dichiarano di non fare compromessi, nel nostro caso è vero al 100%. Ogni componente è Made in Italy. Il metodo di costruzione delle casse, la ricerca sul suono, tutto viene fatto al massimo livello possibile”. 


Pequod Acoustics sta continuando ad espandersi nel mondo con nuovi partner e nuove installazioni. Per quel che riguarda i prodotti, sono in arrivo Polyphemus, un impianto immenso e Cerberus, un triplo subwoofer davvero particolare da 18 pollici. Completa la gamma un modello di dimensioni più contenute, simile al Kona per quel riguarda il design e adatto a bar, ristoranti e conferenze, lo Zefiro. 


Nella foto, seduto in un subwoofer Pequod Acoustics, c’è Lou Mannarino dell’americana L&M Sound & Light (www.lmsound.com)