Michele Piagno: barman e locali devono ripartire dalla qualità

Cosa fa un barman quando far sorridere e regalare un po’ di relax con le sue creazioni? Continua a lavorare, così quando i locali potranno tornare ad essere luoghi d’incontro e di piacevoli chiacchiere notturne ci siano belle novità, al bancone e non.
“I classici non moriranno mai. Con il caldo mojito e caipirina torneranno ad essere protagonisti. Ma io, che al mojito ho dedicato un intero libro, sto producendo Barancli, un gin 100% friulano, come me. In italiano Barancli vuol dire ginepro. Questo gin rispecchia la mia personalità e le me origini”, racconta Michele Piagno, barman friulano di alto livello, esperto, tra l’altro di mixologia molecolare. Non ancora 40enne, è figlio d’arte. Con la sua famiglia di ristoratori, gestisce l’Enoteca Vecchia Pretura, a Codroipo (UD). 
Sarà anche maggiore l’attenzione per la qualità di ciò che beviamo. “Avremo tutti probabilmente un po’ di soldini in meno e per questo cercheremo di spendere meglio”, continua Michele Piagno. “Credo che chi frequenterà i locali preferirà drink particolari e prodotti di nicchia, che non dovranno essere sempre inaccessibili ovvero molto cari. Chi ama la birra, la vorrà birre spillate come si deve. Avremo tutti probabilmente un po’ di soldini in meno e per questo cercheremo di spendere meglio”. 


Ma chi è Michele Piagno? 

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