10/6 Manifestazione Silb Roma – Piazza Montecitorio – dalle 9 alle 13: La vita è bella, la vita è ballo!



Politici, vi tiriamo in ballo! Per migliaia di aziende deve cambiare la musica
La vita non è aspettare che passi la tempestaMa imparare a ballare sotto la pioggia”Gandhi

Roma, piazza Montecitorio, 10 giugnoFlash mob dalle 9 alle 13“La vita è bella, la vita è ballo”
La tempesta c’è stata. E pare anche parzialmente passata. La pioggia invece continua a cadere su una categoria: quella che per mestiere, la gente la fa divertire. E la fa divertire in sicurezza. 
Dopo 106 giorni di chiusura (e di silenzio) ininterrotta, gli imprenditori dell’intrattenimento riprendono la parola. Perché di imprese, come tutte le altre, si tratta. Si tratta di Pil, di gettito fiscale, di affitti, di lavoratori (100.000), di famiglie, di persone. Che potrebbero riprendere a lavorare con responsabilità, che hanno bisogno di aiuti economici (ma non arrivano).Qui, con la corona dei reietti (senza forse più virus), siamo rimasti solo noi!
Mentre la società prende le distanze dalla paura con il metro di una maggiore responsabilità, mentre le strade si popolano e i sorrisi riprendono a sbocciare, seppur coperti da una mascherina, mentre le luci si accendono e dissolvono la nebbia della pandemia rivelando uno scenario di ben più modeste proporzioni ormai conclamato a livello europeo, nelle discoteche e nei locali notturni, nelle sale da ballo rimane il buio.
Non possiamo accettarlo.
Noi non siamo la “movida”. Parola usata per esprimere il lato deteriore di un “movimento” finalizzato a divertirsi pare, chissà perché, con una velata inclinazione alla scelleratezza. Noi siamo IMPRENDITORI.Imprenditori che hanno stilato protocolli seri, rispettosi delle ordinanze, del vivere civile, della salute pubblica, al fine di riprendere le loro attività -dice Maurizio Pasca, presidente di Silb, l’associazione che raggruppa i locali di intrattenimento- Imprenditori che onorano regole di capienza dagli anni Settanta, che hanno locali strutturati al fine di garantire distanze di un metro, imprenditori che hanno proposto protocolli di sanificazione, tracciamento, sicurezza. Imprenditori che hanno creato procedure per la sicurezza di pubblico e lavoratori! E che hanno bisogno di aiuti economici perché sono stati i più colpiti.Chiediamo una data di riapertura in condizioni economicamente sostenibili“.
Se è possibile ballare “sotto la pioggia” a un ristorante, al tavolo di un bar, su una metropolitana, in un mercato pubblico, per le strade di una Bergamo alta invasa di persone, in tutte le piazze e le vie d’Italia che in questi giorni hanno ripreso il vigore dei volti uno a fianco all’altro, non vediamo perché sia vietato “ballare” nel luogo deputato al ballo. Quello dove la vita, nonostante il discredito gettato dal luogo comune, è sempre stata bella.
Perché alla musica non servono parole. Alla politica invece si. Per questo adesso la tiriamo in ballo.Preferiamo usare “balla” come esortazione verbale anziché come sostantivo che si riferisce ad un’emergenza ormai derubricata a pseudo normalità da titoli come “12 regioni senza morti” oppure “epidemia finita il lockdown non serviva”. Sono titoli di giornali. 
Senza nulla togliere al senso di responsabilità che da sempre distingue noi di Silb, con i 4 miliardi di fatturato che rappresentiamo, vorremmo fare il rumore che serve per orientare l’udito all’ascolto di un fiume inarrestabile: quello della vita che riprende il suo ritmo, con le dovute precauzioni.Precauzioni che i nostri locali sono perfettamente in grado di far osservare, molto più dell’anarchia di una spianata fronte mare o di una festa improvvisata in spiaggia o in casa. A proposito, riaprono gli stabilimenti balneari. I teatri. I cinema. I musei. Perché non i locali da ballo?
Forse da troppo tempo imperversa una consonante di troppo. Ballo non è Sballo.Ballo è vita, gioia, positività, energia, bellezza, socialità, amore. 
Vi trattiamo con i guanti (in nitrile) ma vi tiriamo in ballo (a distanza di un metro).Perché la stasi in natura non esiste. Nessun atomo sta mai fermo.O si va avanti o si torna indietro. E noi vogliamo andare avanti

Il giovane imprenditore bresciano Steven Basalari e il veneziano BadVice DJ per l’UNICEF: i remix di “I Need a Miracle”, successo dance di Tara McDonald, aiutano i bambini meno fortunati


Steven Basalari, 27 anni, giovane imprenditore attivo nell’intrattenimento e nell’e-commerce, ha ideato un’operazione benefica internazionale a favore dell’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia. L’iniziativa, nata in Italia, mette insieme a fin di bene Tara McDonald, la regina della scena dance internazionale, il suo più grande successo “I Need a Miracle” e l’italiano BadVice Dj. 


Andiamo con ordine. “In questo momento così difficile per chi lavora nell’intrattenimento e soprattutto per i ragazzi sparsi in giro per il mondo, stavo cercando un progetto che potesse aiutare chi è in difficoltà e contemporaneamente dare emozione”, racconta Steven Basalari, che gestisce con la sua famiglia discoteche di riferimento come il Number One, il Qi Clubbing ed il Kacao (…) ed è quindi a stretto contatto con i dj più importanti al mondo. 


Basalari si occupa anche di e-commerce con ottimi risultati e racconta nelle stories della sua pagina Instagram la sua attività. Stava scorrendo la timeline di questo social quando gli è capitata sott’occhio una vecchia foto della cantante britannica Tara McDonald con Julio Iglesias, celeberrima star spagnola. La regina della scena dance mondiale, a soli 12 anni era già ambasciatrice per l’Unicef.


“Finalmente guardando quella foto si è accesa la lampadina. In breve tempo sono infatti riuscito a mettere in campo una nuova collaborazione benefica tra Tara McDonald e l’Unicef”, racconta Steven Basalari. “Conosco bene il management della cantante e tanti dj italiani davvero bravi… Per questo sono riuscito a far remixare una nuova versione ‘I Need a Miracle’, una delle più belle canzoni di Tara, al veneziano BadVice Dj.

Tutti le royalties di questo remix e di altre versioni andranno direttamente all’Unicef per aiutare i bambini meno fortunati. In un periodo difficile come questo, come dice il titolo della canzone, anche un piccolo miracolo più servire”. 


Tara Mcdonald è davvero un personaggio di punta nell’ambito della musica dance e non solo. Oltre a tanti successi pubblicati con il suo nome, ha interpretato “Delirious” per David Guetta, “Feel the Vibe” per Axwell e “My My My” per Armand Van Helden. 
Anche Alvise Catullo, 31 anni, al mixer BadVice Dj, sta crescendo a livello internazionale. La sua “Make it Last” l’ha interpretata Chris Willis, uno che spesso collabora con David Guetta, mentre per “Bam Bam” ha collaborato con il celeberrimo rapper americano Flo Rida. mentre il suo più recente singolo, una scatenata cover di “Larger than Life” dei Backstreet Boys rappresenta bene il suo stile musicale. 


“Il remix di ‘I Need a Miracle” l’ho realizzato molto velocemente, in appena tre giorni. Queste iniziative hanno bisogno di tempi rapidi”, racconta BadVice Dj. “Sono davvero contento del risultato, perché la voce di Tara è unica. Il brano mi è sempre piaciuto e poter realizzare un mio remix, addirittura aiutando qualcuno, è davvero un sogno”.


“Da sempre cerco di fondere ritmo e melodia”, continua BadVice Dj . “Il mio sound è forse mix di pop, EDM, house e tutto ciò che mette energia. Anche nel mio remix di ‘I Need a Miracle’ ho cercato di mettere insieme tutti questi elementi. E’ una canzone che mette energia, anche in un momento difficile come questo”.


Dopo aver iniziato a mixare quand’era un teen ager, BadVice Dj ha iniziato a lavorare in altri settori con buon risultati. Intorno ai 25 anni però la passione per musica è diventata totale. “Ho passato diversi anni dormendo pochissimo, lavorando nel mio studio di notte”, racconta. “Ma già allora credevo nella mia musica”. Così facendo, il dj veneziano ha prodotti canzoni che hanno collezionati più di un milione di visualizzazioni su YouTube e oltre 400.000 ascolti su Spotify. 
Tara McDonald – I Need a Miracle (BadVice Dj Remix) For UNICEF


Steven Basalari

https://www.instagram.com/stevenbasalari/


BadVice Dj

https://www.instagram.com/badvicedj/spoti.fi/BadViceDj


Tara McDonald

http://www.taramcdonald.tv/

Meet Music Live OnLine (29 – 30 giugno) wants you!

Meet Music – meetmusic.it è un evento gratuito dedicato a dj, produttori, artisti e professionisti della scena musicale elettronica. Dal 2017 ad oggi hanno partecipato Claudio Coccoluto, Albertino, Tommy Vee, Simon De Jano e Luke Degree (Meduza), Federico Scavo, Andrea Pellizzari (…).

Per l’edizione 2020 continua la partnership con MINI Italia. Complice la pandemia dovuta al Covid19, Meet Music diventa Live On Line. Due giorni, il 29 e 30 giugno, da vivere in diretta Facebook, con tavole rotonde dedicate a trovare insieme spunti per superare un momento particolare.

Chi ha idee o temi da suggerire da sottoporre per i vari incontri, chi vuole suggerire proposte e/o soluzioni per creare una nuova scena elettronica, può scrivere qui: info@meetmusic.it, dall’1 al 25 giugno. Nel frattempo, ascoltare e/o suonare tanta bella musica non risolve tutto… Ma aiuta.

https://www.meetmusic.it

Ben Dj: decine di milioni di ascolti su Spotify… e la playlist “And the beat goes on”


Ben dj su Spotify è protagonista da tempo. Ad esempio, la sua “Hold Tight” è stata ascoltata quasi 7 milioni di volte, mentre “Thinkin’ About You”, nelle diverse versioni, questo risultato lo supera. Anche il suo nuovo singolo “Good Life” (Deep Chills Remix) sta pian piano crescendo. La canzone ha una struttura dance/deep house che mette energia. Ben dj, Brawo e la bellissima Romy Dya hanno dato vita alla collaborazione perfetta, in un brano intenso e al tempo stesso rilassante, che beneficia anche del bel remix di Deep Chills. 
E se se i tanti singoli di Ben Dj non sono abbastanza, su Spotify c’è anche una bella Playlist tutta da vivere. Il titolo è “And the beat goes on“, perché anche in questo periodo difficile è giusto che continui a farci muovere a tempo. Pop, Italian Dinner Music, cover, Remix, tropical house, melodic house, deep house, nu disco. Ce n’è per tutti i gusti. 
Tra i tanti brani, ben 116 per oltre 8 ore di musica, ci sono capolavori decisamente lenti come “The Sound of Silence”, “Purple Rain”, “Wicked Game”, solo che qui Ben Dj li propone in una versione cover / remix tutta da ballare. Conoscevate il remix di Jamie Lewis di “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti? E “Sexual Healing” di Marvin Gaye, ma nel remix di Kygo?  “Perduto” di Ornella Vanoni, ma nella versione degli Inspiro?  insomma, il sound di questa playlist di Ben Dj è davvero vario e il ritmo cambia sempre..
Ben Dj su Spotifyspoti.fi/BenDjSpotify
Il link per rilassarsi e divertirsi ascoltando la musica di Ben Dj è questo:bit.ly/BenDjPlaylistaprile20
BEN DJ / MEDIA INFO – FOTO – SOCIALhttp://lorenzotiezzi.it/ben-dj/

Raffaele Rubinetto, “Canto alla luna”: una ballata folk, tra ricerca interiore e impegno civile

FOTO HI RES E COPERTINA

Il primo singolo di Raffaele Rubinetto è “Canto alla luna”. E’ una intensa ballata che mentre fa riflettere sulla società in cui viviamo, racconta la strada che il giovane cantautore calabrese sta cercando per raggiungere la sua isola felice fatta di verità e libertà. E’ un’isola lontana, nascosta tra “falsi dei ed illusioni, miti e finzioni”, come racconta il testo di un brano vicino al folk, dal ritmo incalzante, quello della tradizione popolare del Sud. “Canto alla luna” inizia piano, con un arpeggio di chitarra acustica, ma poi pian piano il ritmo cresce e diventa irresistibile.

“In una notte insonne e di pensieri, che sembrava non finire mai, decisi di aprire la finestra e salire sul tetto a fumare una sigaretta”, racconta Raffaele Rubinetto presentando la canzone su Youtube https://youtu.be/5I_fQDNDLW – il brano. “Vidi davanti a me una luna bellissima ed un gatto nero che vagabondava sui tetti. Respirai intensamente l’odore della notte e sentii il profumo della libertà”.

33enne, laureato in architettura, Raffaele Rubinetto lavora con passione nel terzo settore a Corigliano-Rossano (CS), in Calabria, tra il mare Ionio e la Sila, dov’è nato e cresciuto. Proprio quì, in un piccolo studio di registrazione nel pittoresco centro storico della cittadina, dell’amico Alfredo Lavorato, anche egli cantautore e musicista, ha registrato “Canto alla luna”. La voce femminile anche molto particolare è di Genoveffa, “l’ho sentita cantare in un locale e la notte stessa ho scritto la parte interpretata da lei”.

La musica per questo artista calabrese è impegno civile, ma è anche un modo per trovare una dimensione lontana dalle storture della società. “Suonare la chitarra e fare sport, magari tra la montagna e il mare come ho la fortuna di fare io, sono attività che mettono in contatto con se stessi”, spiega Raffaele Rubinetto. “Se hai una chitarra da 5.000 euro non è detto che tu riesca scriverci una canzone più bella di chi ne ha una che ne costa 50. Allo stesso modo, non è certo un paio di scarpe ‘top’ che ti fa vincere una gara”. La vita di un artista è soprattutto ricerca interiore. “Ciò che conta veramente è quello che hai dentro, quel qualcosa che spesso ti porta ad andare controcorrente, ma che alla fine ti porta alla realizzazione di quello che cerchi”, racconta.

Le prime canzoni Raffaele ha scritte quand’era ragazzino, con una passione che non sempre è stata compresa in famiglia ma che negli anni non si è mai affievolita, anzi. Tra un viaggio umanitario in Africa, il lavoro e una vita decisamente intensa anche nella sua città, la musica c’è sempre. “Sono passionale anche nell’approccio alle canzoni”, racconta. “Scrivo di getto e registro in modo diretto, senza fronzoli. Fin da bambino scrivevo versi, poi ho preso la chitarra in mano ed ho iniziato a suonare, da autodidatta. Da allora non ho mai smesso”.

In realtà dopo aver pubblicato “Canto alla luna” Raffaele Rubinetto sta registrando tante altre canzoni, che diventeranno un vero e proprio album. L’artista lo pubblicherà via via su YouTube e negli store musicali nelle prossime settimane. Le canzoni parlano di temi sociali, d’amore e di vita.

Raffaele Rubinetto – “Canto alla luna”
https://youtu.be/5I_fQDNDLW0

www.facebook.com/rafrub/
www.instagram.com/cortomaltese08/

Quann no vedo chiù o sol,
Quann no vedo chiù o sol,
e dintr a notte chiù scura
mmenza a tant penser
u cor ca s’appaura..

Stanotte il cielo è più scuro
E mentre penso al futuro,
Mi sento incerto e insicuro
Gurado la luna dall’alto
E vorrei essere un gatto.
Libero e senza pensieri
A far l’amore sui tetti
E il tempo scorre sul mondo
Mentre mi guardo intorno sono più vecchio di un giorno.

Ma più mi guardo intorno
E più mi accorgo
Che ho confuso questo mondo
È più cruda la realtà,
rincorriamo falsi dei ed illusioni
e dietro miti e finzioni
nascosta c’è la verità.

Quann no vedo chiù o sol,
Quann no vedo chiù o sol,
e dintr a notte chiù scura
mmenza a tant penser
u cor ca s’appaura..

Ma come è strana la vita
A volte è tutta salita,
Mi sento fermo in un punto
E come il sole al tramonto
Fuggo da quaesto mondo,
e a volte mi fermo e penso
se tutto questo abbia un senso
e spesso mi sono perso
dentro il vino ed il sesso
per trovare me stesso.

Ma più mi guardo intorno
E più mi accorgo
Che ho confuso questo mondo
È più cruda la realtà,
rincorriamo falsi dei ed illusioni
e dietro miti e finzioni
nascosta c’è la verità.

Voce femminile:
Sono luna cosa cerchio nel mio cielo
Sei un illuso o un menzognero
O stai fuggendo alla realtà

Voce maschile:
Sono un uomo che vaga sulla terre
A volte è amore
A volte è guerra
Cerco la mia libertà..

Maurizio Pasca (presidente Silb): le discoteche meritano attenzione


«Siamo chiusi da fine febbraio e non sappiamo quando riapriremo e come riapriremo! Dobbiamo pagare affitti, dipendenti, il fatturato è zero. Il governo si è limitato a farsi garante di finanziamenti che seguono il normale iter procedurale, ovvero non vi è alcun agevolazione», ha dichiarato Maurizio Pasca, presidente del Silb (Sindacato Italiano Locali da Ballo – www.silb.it) in una recente intervista al quotidiano Il Giornale.  «La parola discoteche non viene menzionata da alcun decreto, come se i 50mila lavoratori che impieghiamo e i 4 miliardi di fatturato che produciamo siano nulla, senza contare l’indotto di barman, camerieri, catering, musicisti, ballerini, dj, tecnici che si muove dietro di noi».
Ma qual qual è il valore economico e sociale della voce intrattenimento? Nel complesso, considerati non solo locali e indotto ma eventi in senso lato, si tratta di un giro d’affari di 65,5 miliardi di euro con un impatto sul PIL di 36,2, per un totale di occupati pari a 569mila addetti (stima su dati Oxford Economics e Istituto Astra Ricerche/ADC Group). Di questi, i soli locali coprono 7 miliardi e mezzo per un totale di 400.000 occupati. Se consideriamo solo le discoteche aderenti a Silb, il Sindacato Italiano dei Locali da Ballo, sono 50.000 addetti e 4 miliardi di fatturato. 
Numeri importanti. Famiglie non solo di imprenditori, ma baristi, camerieri, addetti alla sicurezza, dj, scenografi, ballerini, musicisti, imprese di catering e di beverage, tecnici.  Ebbene, nulla è stato dato a queste aziende per evitare il fallimento. Il Decreto Liquidità fondamentalmente offre la garanzia del Governo per prestiti  che imboccano la tradizionale via di accesso al credito, senza deviare dalle procedure bancarie e con agevolazioni solo per chi ha il 100% delle garanzie.  Ma ci si trova in una situazione di emergenza pari a una guerra! E i provvedimenti non possono essere ordinari. Le categorie cui fanno capo questi lavoratori hanno avanzato istanze precise alle istituzioni. 
Pace fiscale per i mesi di chiusura forzata, che nel caso delle discoteche sono ormai oltre due perché la serrata è avvenuta a fine febbraio. La sospensione delle utenze, l’inibitoria dello sfratto per morosità e la sospensione delle esecuzioni immobiliari, perché le aziende con fatturato zero sono tenute a pagare anche gli affitti, oltre agli stipendi. 
Silb inoltre chiede la sospensione dell’ISI, la tassa sull’intrattenimento pari al 16% che grava sulle aziende in sfregio alla direttiva europea 112 del 18/11/2006 portando una differenza fra spettacolo e intrattenimento (uno coinvolge lo spettatore, l’altro no e per questo è tassato!) e una sperequazione a danno di quest’ultimo. E la riduzione dell’IVA al 10%, come avviene per cinema e teatri: il linguaggio della musica è occasione formativa, dovunque si esplichi. E per i supporti fisici e digitali in ambito musicale, Silb chiede un adeguamento all’aliquota prevista per i libri, ovvero il 4%. 
Infine, Silb chiede il saldo dei pagamenti arretrati dovuti dalle amministrazioni pubbliche e dagli enti pubblici alle imprese, la previsione di un credito di imposta su locali e botteghe nonché per i premi assicurativi e un buono a fondo perduto per le imprese dello spettacolo e dell’intrattenimento. È fondamentale per l’intero settore dello spettacolo ed intrattenimento che le imprese (come sopra definite) siano supportate con provvedimenti atti a bilanciare il danno subito a causa dell’emergenza, che per la fine dell’anno potrebbe superare quota 600 milioni.  Inoltre, il comparto fa notare che la parola discoteca non è mai stata nemmeno citata nei decreti emessi. Il frutto di una campagna demonizzante verso la categoria, capro espiatorio di una serie di problemi sociali legati a derive giovanili, alcolismo e droga, che devono trovare soluzione fuori dalla discoteca, non al suo interno.
Silb e le altre insegne hanno infatti firmato un Protocollo per la sicurezza con il precedente Governo, al fine di istituire le Discoteche Bollino blu e di creare addirittura un albo per garantire il divertimento in sicurezza. Il luogo comune che la discoteca sia fonte di ogni danno e comportamento delittuoso è da sradicare, perché statistiche e numeri evidenziano ogni anno che le fattispecie di reato o di comportamento socialmente e individualmente dannoso avvengono in minima parte all’interno di una discoteca. La discoteca è un’azienda che ormai fa spettacolo, ha oneri enormi e una burocrazia capillare da gestire, paga tasse più di ogni altra categoria: IRPEF, ISI, SIAE, IVA! 
Far divertire le persone non è un crimine, è un lavoro anzi un mestiere che in alcuni paesi europei viene assimilato al Turismo che gran parte degli imprenditori svolge con responsabilità e competenza.

Maurizio Pasca pres SILB vicepres FIPE.jpeg

Phil G è il primo artista supportato da Meet Music e MINI su Mixcloud Select


Meet Music e MINI stanno concretamente iniziando a supportare artisti e dj tramite la piattaforma Mixcloud Select. Il primo profilo selezionato è quello di Filippo Gisotti, al mixer Phil G. 
Da oggi è quindi possibile per tutti dare un contributo all’attività di questo dj, godendosi contenuti musicali esclusivi. Basta cliccare  sulla sua pagina su Mixcloud –  https://www.mixcloud.com/dj_phil_g – 
Ecco come lo staff di Meet Music ha comunicato l’iniziativa sui propri social. “Ogni mese valuteremo l’operato degli artisti selezionati e rinnoveremo il nostro supporto per un anno. Tra due giorni pubblicheremo il prossimo profilo selezionato. Chi ancora non avesse ancora inviato il proprio profilo può farlo inviando un messaggio privato  alla pagina Facebook di Meet Music – www.facebook.com/meetmusic.it 

24 e 25/4 UDJ 4 ITALY: uniti, insieme per fare del bene. Una maratona benefica di dj set a favore della Protezione Civile

Il 24 e 25 aprile 2020, dalle 18 alle 3 del mattino, prende vita la nuova edizione di UDJ 4 ITALY – United DJs for Italy, un evento benefico già consolidato in cui il mondo dell’intrattenimento si unisce per fare del bene. Quest’anno l’evento è una maratona di dj set in streaming online. Al mixer, ognuno per mezz’ora, top dj italiani e internazionali conosciuti in tutto il mondo. Per ballare con United DJs 4 ITALY basterà collegarsi ai canali Facebook, Instagram e Twitch di United DJs (www.facebook.com/unitedjswww.instagram.com/unitedeejaywww.twitch.tv/UNITEDEEJAYS), ai canali degli artisti in line up e pure alle pagine dei tanti addetti ai lavori (locali, agenzie, promoter, radio, etc) che diffonderanno sui loro social l’evento.
L’elenco dei dj in console e tutti i dettagli dell’iniziativa saranno comunicati nei prossimi giorni ma la sostanza è già chiara: si raccolgono fondi da destinare alla Protezione Civile, regalando a ragazze e ragazzi qualche ora di musica e ritmo. Le donazioni saranno libere e dirette alla Protezione Civile tramite l’IBAN ufficiale.
A causa dell’emergenza Covid-19, infatti, l’edizione 2020 di United DJs For  Children in programma a giugno 2020 a Brescia, è dovuta diventare UDJ 4 ITALY, una manifestazione che, facendo divertire, continua a dare supporto concreto a chi è in difficoltà. 
Nel 2010, quando UDJ For Children è nato, legare beneficenza e divertimento sembrava follia. Nel tempo questo connubio si è ormai consolidato. 
Oggi, purtroppo, l’intrattenimento è in una crisi senza precedenti, un momento in cui sulla ripartenza del settore ci solo incertezze. Ma nel frattempo, il pensiero di  dj, artisti, organizzatori, promoter, giornalisti e PR di settore, tecnici e di tutti gli addetti ai lavori (…) è quello di unirsi per dare un piccolo aiuto a chi aiuta chi soffre. 
“Tutti noi, insieme agli artisti, agli addetti ai lavori e tutti i nostri partner, partecipiamo ad ogni edizione senza percepire compenso, con la voglia di essere utili in primis al raggiungimento di un obiettivo comune: fare del bene!”, raccontano Alberto Gobbi e Marco Capacchietti, gli organizzatori di UDJ 4 ITALY.
“In 10 anni di successi e 11 edizioni incredibili abbiamo raccolto e donato più di 500.000 euro ad enti e iniziative”, continuano Gobbi e Capacchietti.  “Tra gli altri, ABE (Associazione Bambino Emopatico) e Dynamo Camp (un camp di Terapia Ricreativa, il primo in Italia, che ospita bambini e ragazzi malati e le loro famiglie).  Nel 2018 e nel 2019 abbiamo poi finanziato la ricostruzione del Campo Sportivo di Gualdo (MC), un luogo di ritrovo fondamentale per la zona colpita dal sisma dell’estate 2016. Oggi la struttura è diventata un centro di aggregazione importantissimo per un territorio che sta tornando a vivere la normalità grazie allo sport e alla solidarietà”.
UDJ 4 ITALY è organizzato da: AGE (ALBERTO GOBBI EVENTS) – VIRGO MUSIC MANAGEMENT – LIBRA – ENNE 2 ULTRA EVENTS
Con il supporto di: IMPATTO VISIVO – TOKIO STUDIO – LORENZO TIEZZI COMUNICAZIONE – DANCELAND – RADIO WOW – RADIO STUDIO PIU – RMC101
UDJ 4 ITALY FACEBOOK https://www.facebook.com/unitedjs/
UDJ 4 ITALY  INSTAGRAM https://www.instagram.com/unitedeejay/
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Ben Dj: una playlist su Spotify per ballare in casa, con Alan Sorrenti, Kygo, Ornella Vanoni (…)


La voglia di ballare e muoversi a tempo in questo periodo può mancare… ma per fortuna l’antidoto giusto è a portata di click ed è una nuova playlist appena pubblicata da Ben Dj, il cui nuovo singolo “Good Life” è proprio un inno allo star bene. 
Il link per rilassarsi e divertirsi ascoltando la musica musica è questo: bit.ly/BenDjPlaylistaprile20bit.ly/  Dentro ci sono dentro molte delle canzoni che Ben Dj propone durante i suoi scatenati dj set. Conoscevate il remix di Jamie Lewis di “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti? E “Smile”, uno dei più grandi successi dello stesso Ben Dj? Non manca neppure “Sexual Healing” di Marvin Gaye, ma nel remix di Kygo e “Perduto” di Ornella Vanoni, ma nella versione degli Inspiro… insomma, il sound è davvero vario e il ritmo cambia sempre… Chi invece cerca come artista su Spotify lo trova qui: spoti.fi/BenDjSpotify
Ben Abdallah Taoufik aka Ben Dj, è un dj italiano di origini tunisine molto conosciuto a livello nazionale ed internazionale. I suoi dj set lo portano sempre in giro per il mondo da Miami ad Ibiza, dall’Europa all’Asia, passando dall’Arabia Saudita e, ovviamente, per le console dei top club italiani. E’ spesso il protagonista musicale di feste esclusive, ad esempio dei party legati al mitico The Cal, il Calendario Pirelli. E’ accaduto negli scorsi anni a New York, Milano (…), mentre nel 2020, quando si è presentato The Cal 2021, Ben Dj era in console a Verona. A Milano, la città in cui vive da tempo, molti degli hot spot della città si affidano alla sua musica: dal Bullona, al Canteen, fino al Cost, dove è resident del giovedì Unconventional Thursday. Come se non bastasse, nell’estate 2019 è stato il dj di riferimento dell’esclusivo Lio Costa Smeralda, a Poltu Quatu, mentre nella primavera dello stesso anno era spesso in tv, su Canale 5, nel cast di “All Together Now”. Il suo nuovo singolo, appena uscito su EGO, si chiama “Good Life”. 

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