Il 18 settembre su Jango Records Mitch B. fa uscire “Shout”, cover del mitico brano anni ’80 dei Tears for Fears prodotta con Paolo Ci. A differenza di tanti altri classici, ad esempio “Sweet Dreams” degli Eurythmics, “Shout” non è stata riproposta innumerevoli volte in cover, bootleg e remix, per cui è un’ottima occasione per riascoltare o ascoltare per la prima volta un vero capolavoro. Il brano è già stato proposto in anteprima in diversi programmi e dj set, ad esempio nel Revival Radio Show Ibiza di Rafael Martinez su Ibiza Global Radio. “Visto il momento, abbiamo optato per sonorità soft, più da aperitivo / baleariche”, racconta Mitch B.
E che sta facendo Mitch B. in questo periodo? Continua a far divertire la sua sua Romagna con tante cene musicali ed eventi, in sicurezza. “A volte mi sembra che non sia mai partita, quest’estate”, racconta. “Una volta che sembrava tutto per il verso giusto, i locali sono stati fermati. E’ stato come una sorta di abbaglio purtroppo… ma In Riviera ci sono ancora situazioni di intrattenimento, molto contenute, e con tutte le precauzioni del caso, che propongono dal dinner show, spettacoli di performer, mangia fuoco, giocolieri e pure mercatini ed altre belle proposte non notturne… non è come ballare, ma è qualcosa!”.
Come ti sembra la musica che gira intorno in questo periodo? Ho trovato tantissime cose interessanti e piacevoli. I tormentoni, inizialmente pensavo non riuscissero ad uscire, vuoi per l’impossibilità di creazione durante il lockdown, vuoi per le tempistiche strette, ma invece quelli che ci sono, hanno preso una piega più veloce e danzereccia e qualcuno lo apprezzo anche! Le cose più ricercate sono tutte con sonorità molto innovative, che propongo molto volentieri.Dj, discoteche e divertimento sono per una volta protagonisti sui media italiani… ma solo perché simbolo del rischio Covid-19
Sembra di tornare negli anni ’90, quando eravamo l’emblema delle stragi del sabato sera. Mi fa male pensare di essere additato sempre tra gli ‘untori’.
Cosa hai imparato da questo periodo difficile?
Ho imparato che il lavoro del dj è un lavoro precario che ti mette dei punti interrogativi immensi sulla testa. Prima li avevo alla fine di ogni stagione, per decidere dove andare ad esibirmi quella successiva, ora invece si hanno per scoprire quando si ripartirà e soprattutto come. Tutto questo è massacrante a livello psicologico. Bisogna inoltre stare attenti a non cadere troppo in tristezza, e bisogna fare cassetto quando si riesce. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo!
MITCH B. PHOTO HI RES MEDIA INFO