“Quanto manca?” (Kdope): Lorenzo Tiezzi pubblica il suo anti-manuale dell’ultra trail. Per imparare a correre (e/o arrancare) sui sentieri, da zero a Cento Miglia… e poi non fermarsi più
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PRESENTAZIONE “QUANTO MANCA?”, 21/11 Milano (Panino Giusto Carrobbio) ore 18:30
Hai tavoli che ballano? Natale avanza non sai che regalare – regalarti? Vuoi un libro che ti faccia fare sport anche senza leggerlo, basta comprarlo (semi cit. P. Cevoli)? Lorenzo Tiezzi, ufficio stampa – giornalista – runner che completato ben 6 100 Miglia nella natura (gare da oltre 160 km, con migliaia di metri dislivello), corre (piano) in tuo soccorso.
Giovedì 21/11/24 alle 18:30 al Panino Giusto Carrobbio di Milano (Corso di Porta Ticinese, 1), Tiezzi presenta il suo primo libro, dedicato alla corsa di lunga distanza in montagna. E’ “Quanto Manca?” (Kdope, 17,73 euro), anti-manuale dell’ultra trail in 167 punti, uno al km, per imparare a correre (e/o arrancare) sui sentieri, da zero a 100 Miglia. Se corre lui in montagna, possono farcela proprio tutti.
Chi partecipa alla presentazione si gode anche il dj set d EMX, varie chiacchiere su musica e sport, può farsi firmare il libro (se lo compra e/o se ne scrive, sennò nisba) e potrà pure ascoltare Tiezzi in uno ‘splendido’ monologo sul tema: “10 amenità sull’ultra trail”…
Sei già convinto e vuoi già comprare il libro? Brava/o! CLICCA QUI o qui: https://bit.ly/Quanto_Manca_Tiezzi. Cliccando, mi hai già perso 1/2 kg e 10 secondi al km. INFO SULLA PRESENTAZIONE e sul libro +39 339 3433962 ufficiostampa@lorenzotiezzi.it
Lorenzo Tiezzi, scribacchino & chiacchierone per professione (è ufficio stampa e giornalista), tra il luglio 2021 ed il settembre 2024 ha completato sei Cento Miglia, tra le corse più dure tra quelle di lunga distanza in montagna e sui sentieri. Ha corso tre volte Adamello Ultra Trail (167 km circa, 11.500 di dislivello), la Cento Miglia del Monviso, che parte e torna a Saluzzo dopo aver ‘scalato’ il Re di pietra, e pure due volte la Tuscany Crossing, in Val D’Orcia.
Tutto questo l’ha fatto avendo più o meno 50 anni ed un fisico normale, niente di più. Ex bagnino ed ex maestro di nuoto, lavori in cui non si è mai davvero “ex”, non ha mai raggiunto risultati sportivi importanti in gioventù, eppure è riuscito in ognuna delle sue piccole grandi imprese, gare che durano spesso anche 50 ore. Le sue prime cinque Cento Miglia Tiezzi le ha raccontate in “Quanto manca?” (Kdope), un anti-manuale pensato dedicato a chi ama correre (e/o) arrancare sui sentieri o vorrebbe iniziare a farlo. Non è un “metodo vincente” per diventare runner estremi. Tutt’altro: è un diario a volte molto personale su come correre nella natura possa essere rilassante e non solo dannatamente faticoso.
“Ho iniziato a pensare questo anti-manuale quando ho visto che in giro i veri manuali sull’ultra trail sono spesso inutili, noiosi o addirittura dannosi. Anche quelli scritti da veri campioni spesso lo lo sono”, spiega Lorenzo Tiezzi. “A proposito di campioni, prima e dopo le mie parole e le mie limitate esperienze in ‘Quanto Manca?’ ci sono interventi di Francesca Canepa ed Oliviero Bosatelli, due vere leggende dell’ultra trail. Hanno vinto più o meno tutto, ma hanno comunque dedicato del tempo al piccolo libro di un amatore. Tutto questo fa parte della magia del trail. E’, a volte, ancora un sport umano”.
A chiunque abbia letto “Quanto manca?” Tiezzi fa anche un altro piccolo ma si spera piacevole regalo. Ovvero la possibilità di interagire direttamente con lui scrivendo alla mail quantomanca@lorenzotiezzi.it. “Per prima cosa chi scrive dovrà rispondere ad una domandina sul libro, una roba da niente”, spiega l’autore sorridendo. “Subito dopo potremo sentirci anche telefonicamente, se c’è voglia di farlo. A voce potrò hiarire dubbi o perplessità. Non so rispondere a tutto e corro pure piuttosto piano ma un po’ di esperienza ce l’ho e nel libro, ovviametne, non ho potuto scrivere tutto“. Tiezzi non fornirà tabelle, pillole magiche o frasi motivazionali. “Queste cose non lo sopporto proprio e credo che chi corre da amatore come me abbia bisogno di compagni di viaggio, non certo di allenatori, guru e influencer”.
A volte, purtroppo, chi fa ultra trail inizia a sentirsi un eroe. Non è logico. “Correre a lungo non serve assolutamente a niente se non a noi stessi e non trasforma tutti in super atleti”, spiega ancora Tiezzi. “Marchi sportivi ed alcuni organizzatori, come è giusto che sia, vogliono convincere i loro clienti del contrario. Il bello del trail sarà però sempre che in ogni gara davvero lunga e dura, la competizione con gli altri conta molto meno di quella con se stessi e del piacere di correre in luoghi splendidi”.
“Quanto manca?” dà consigli pratici a chi è alla prime armi ed è molto facile da leggere. Ognuno può scegliere se seguire il sottile filo logico dell’autore, oppure saltare tra un chilometro e l’altro: tecniche di corsa (in salita, in discesa, in piano, con e senza bastoncini), percentuale di grasso, alimentazione in gara, allenamenti, progressività, scarpe, attrezzatura, capacità di stare per ore e ore da soli nella natura… Tiezzi tocca tanti temi. Ovviamente al suo ritmo, purtroppo non eccelso.
Il libro è anche dedicato al ‘fallimento’ di chi ha il coraggio di partire quando tutto dice di restare. “E’ un insieme, spesso sconclusionato, di spunti per correre a lungo sui sentieri. In altre parole, è un insieme di idee e spunti per godersi il viaggio, l’allenamento, le salite, le discese, i ristori, la pioggia, la luna e e le stelle. Personalmente adoro Venere, che non manca mai di salutarmi quando corro sull’Adamello”, conclude Lorenzo Tiezzi.
E ovviamente “Quanto manca” è prima di tutto un inno alla fatica, quella sana e serena che toglie inutili pensieri. Perché per chi corre sui sentieri, il traguardo conta soltanto prima di averlo tagliato. Subito dopo si continua a correre, sempre col sorriso sulle labbra.